Il decreto legge n. 34/2020, meglio noto come il c.d. Decreto Rilancio , prevede misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Tra queste misure spicca per importanza lo stanziamento di contributi a fondo perduto in favore di autonomi e imprese in crisi di economica e di liquidità a cause dell'emergenza sanitaria "covid 19".
Ma vediamo più nel dettaglio in cosa consiste questa disposizione.
Chi sono i beneficiari del fondo perduto?
Ai sensi dell'art. 25 del suddetto decreto potranno accedere al fondo i soggetti esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita iva, tra cui andranno ricomprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa.
Il comma 2 dello stesso articolo individua, poi, le categorie di soggetti che non possono in ogni caso beneficiare del contributo:
Quali sono poi le condizioni per poter chiedere i fondi?
Secondo la norma il contributo spetta esclusivamente ai soggetti che abbiano un ammontare di compensi o di ricavi, relativi al periodo d'imposta 2019, non superiore a cinque milioni di euro.
Inoltre, il contributo sarà concesso se l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
Tuttavia, per i soggetti che hanno iniziato l'attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del suddetto requisito del calo di fatturato/corrispettivi.
Come si calcola l'ammontare del fondo a cui si ha diritto?
Al fine di deteminare tale valore, la regola generale è quella di applicare una percentuale alla differenza tra l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
In particolare si applicheranno le seguenti percentuali:
In ogni caso è previsto un contributo minimo per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e a duemila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e non concorre alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell'irap.
Si tratta di provvedimenti di estrema importanza la cui effettiva erogazione viene demandata per legge all'Agenzia delle Entrate
Per ulteriori approfondimenti si invita e per qualsiasi domanda o curiosità non esitare a chiedere una consulenza online all'Avvocato tramite la pagina 'Chiedi all'Avvocato' cliccando qui..