In caso di apertura della successione ereditaria, tra le possibili problematiche da affrontare da parte dei chiamati all'eredità vi è senz'altro anche quella di cosa fare in caso di giudizi in corso, ossia che erano già stati intrapresi dal de cuius.
Tale situazione comporta un'analisi che rientra nella previa valutazione sull'opportunità di accettare o meno l'eredità da parte dei chiamati (possibili eredi).
Nel caso dunque si decida di accettare l'eredità, occorrerà subentrare al de cuius nel giudizi, cvili ed evenutalmente tributari e/o amministrativi, mediante il ricorso allo strumento dell'interruzione del processo e della sua eventuale riassunzione.
Fra i casi di cui capita dunque spesso di doversi occupare, rietra ad esempio anche quello della rappresentanza in giudizio dell'erede che interviene volontariamente nel processo pendente al momento dell'apertura della successione e si costituisce in detto giudizio già pendente, con la finalità di proseguire l'azione inizialmente intrapresa dal proprio de cuius.
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