Quando fra coeredi che debbano procedere alla Divisione Ereditaria vi è uno o più degli stessi che occupi l'abitazione del de cuius caduta in successione ed oggetto di divisione ereditaria, si pone molto spesso il problema della spettanza o meno agli altri coeredi di un diritto/indennità dovuta al mancato utilizzo delle medesima abitazione.
Pertanto dovrà o no essere corrisposta una somma a titolo di godimento agli altri coeredi che non abitano all'interno dell'abitazione da dividere?
In proposito il Tribunale Civile di Padova, Sez. II, 14/05/2003 ha stabilito "che il semplice fatto dell'utilizzazione dell'immobile da parte di un coerede NON legittima, per ciò stesso, gli altri partecipanti a pretendere un indennizzo o corrispettivo, posto che il godimento diretto della cosa è conforme al titolo, ove non si risolva in conflitto incompatibile con i diritti dei coeredi che pretendano di farne parimenti uso o di impiegare diversamente il bene in impieghi remunerativi. Nella specie non vi è motivo di ritenere l'uso della casa del "de cuius" pregiudizievole dei diritti degli altri coeredi o di un impiego remunerativo, posto che gli attori non hanno neppure allegato di aver manifestato il loro interesse concreto ad occupare l'immobile, né hanno prospettato l'utilità di una locazione a terzi".
In tali casi dunque chi continua ad abitare all'interno della casa oggetto di divisione ereditaria, non potrà essere ritenuto obbligato a nessun tipo di versamento a favore degli atri coeredi, per il godimento del medesimo bene.
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