Il ricorso in autotutela è un mezzo a disposizione del contribuente per ottenere l'annullamento di un atto emesso dall'Amministrazione tributaria che risulta palesemente illegittimo o viziato.
A differenza del vero e proprio ricorso tributario, l'autotutela può essere azionata dal singolo cittadino senza bisogno dell'avvocato e non sarà un giudice terzo a decidere sul ricorso bensì la stessa pubblica autorità.
Sarà possibile, ad esempio, invocare l'autotutela contro una cartella esattoriale per un tributo che si ritiene non dovuto ovvero già pagato.
Ad ogni modo, occorre ricordare che la presentazione de ricorso non sospende i termini per l'impugnazione dell'atto illegittimo davanti al giudice tributario, cosicché sarà bene prestare molta attenzione alle scadenze.
Inoltre, per evitare di perdere tempo, occorre individuare correttamente a quale Ente va indirizzato.
A causa di questi ostacoli, molto spesso il contribuente decide di farsi assistere comunque da un avvocato anche in questa fase.
Proprio a tal proposito è utile segnalare che, con una recentissima pronuncia, la Commissione tributaria Regionale dell'Emilia Romagna (sentenza n. 1115/2020), stabiliva che nel caso di accoglimento di un ricorso in autotutela presentato dal contribuente tramite l'assistenza del suo legale, la Pubblica amministrazione sarà tenuta al rimborso delle spese di lite.
Il nostro Studio offre assistenza in tutte le fasi del procedimento tributario, compresa quella in autotutela.
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