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DEBITO BANCARIO E INTERESSI USURAI: la Corte d'Appello di Bologna accoglie la richiesta di CTU promossa dal nostro Studio.

Nell'ambito di un procedimento in appello promosso in favore di un cliente dello Studio e volto a dimostrare che una Banca aveva applicato interessi usurai ad un contratto di mutuo, la Corte d'Appello di Bologna ha ammesso la richiesta di Consulenza tecnica d'Ufficio, c.d. CTU, avanzata dall'Avvocato.

 

Cerchiamo di capire insieme e nella maniera più semplice possibile l'importanza di questo provvedimento.

 

Per agire contro un Istituto di Credito e dimostrare che lo stesso applicava interessi usurai ad un determinato rapporto bancario o finanziario, è spesso necessario ottenere una perizia econometrica di un consulente di parte, i cui risultati dovranno, poi, essere confermati nel corso del giudizio dal CTU, ovvero il consulente tecnico imparziale scelto dal Giudice.

 

Il consulente di parte, in sintesi, analizza i documenti contabili e verifica matematicamente se la Banca applicava interessi illegittimi poichè, ad esempio, superiori rispetto al tasso soglia usura.

 

Tuttavia, sino a poco tempo fa, molti Tribunali negavano l'ammissione della CTU, sostenendo che la metodologia di calcolo utilizzata dai consulenti tecnici di parte non fosse corretta e che, quindi, mancava un presupposto fondamentale per concedere la consulenza d'ufficio.
In particolare veniva considerata errata la somma tra interessi corrispettivi e moratori al fine di accertare l'usurarietà di quest'ultimi.

 

Questo metodo di calcolo era proprio quello utilizzato dal consulente tecnico del nostro Cliente e nel giudizio di primo grado il Tribunale negava l'ammissione della CTU.
Ma allora perchè in secondo grado, invece, i Giudici decidevano di ammetterla?

 

L'inversione di orientamento è stata determinata dall'importantissima sentenza n. 19597/2020 emessa il 18.09.2020 a Sezioni Unite dalla Corte di Cassazione con cui veniva stabilita l'applicabilità della disciplina antiusura agli interessi moratori e la cumulabilità degli interessi (ecco il link della news relativa alla sentenza clicca qui).

 

Con questa autorevole pronuncia venivano quindi confermate le tesi difensive fatte proprie sin dal principio dal nostro Studio e venivano, inoltre, descritti i nuovi criteri "matematici" cui attenersi per valutare l'usurarietà degli interessi moratori.

 

Si tratta di un'importante decisione che nel nostro caso particolare permetterà al cliente di accedere quanto meno alla fase istruttoria della causa e ottenere la verifica giudiziale degli interessi effettivamente applicati dalla Banca.

 

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