Con questo articolo vogliamo fare chiarezza in merito agli obblighi di assistenza a cui sono tenuti i figli nei confronti dei genitori.
In particolare, capita di frequente, che i clienti dello Studio desiderino sapere se il fatto di occuparsi materialmente dei genitori in stato di bisogno li legittima a chiedere il rimborso delle spese agli altri fratelli, oppure, se essendosi fatti carico dei genitori anziani o invalidi, possono avere diritto ad una maggiore quota dell'asse ereditario.
Vediamo cosa prevede la legge.
Qualora gli anziani genitori non siano in grado di mantenersi autonomamente, il codice civile individua un elenco di soggetti obbligati a versare gli alimenti.
In primis vi è l'altro coniuge, che è tenuto a versare gli alimenti anche se separato.
In mancanza del coniuge, poi, saranno tenuti i figli, i quali sono obbligati in solido a concorrere alle prestazioni in base alle loro disponibilità economiche.
Il diritto agli alimenti, tuttavia, è limitato allo stretto necessario e sorge solo in caso di indigenza.
Diverso è il caso del figlio che decide di occuparsi dei genitori, ad esempio ospitandolo in casa quando raggiunge l'anziana età, in esecuzione di doveri morali e sociali.
In tali ipotesi, il figlio che aiuta economicamente il genitore, non avrà titolo per chiedere la compartecipazione dei fratelli e nemmeno avrà diritto ad una maggiore quota ereditaria.
Tuttavia, è possibile per il genitore "ricompensare" il figlio che si è preso cura di lui in via esclusiva, inserendo nel testamento una disposizione a suo favore, ad esempio lasciandogli in eredità l'intera quota disponibile.
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